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Bla, bla, bla pupazzetti, che passione!

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Bla, bla, bla … ‘pupazzetti, che passione!’

C’è un unomo di mezza età, diciamo pure un ‘signor nessuno’ che presiede ai lavori, si fa per dire, del parlamento, dove tutti parlano non si capisce bene di che, e che osserva stupito (leggi stupido), i due ‘bravi’ accanto a sé (Manzoni docet). I quali, non si fanno remore di bloccarlo allorché fa il solo tentativo di aprire bocca.

In/coscienti di quanto blaterano e di fare danni irreparabili, i due ‘bravi’ si lanciano, animati forse da passati rancori di gioventù che li hanno visti soccombere, in sproloqui demenziali e azioni pericolose per la salute mentale loro e di quanti (i più) li hanno messi lì, oggettivando così la perdita di quella ‘dignità’ che nel tempo la nazione (l’Italia) ha istituito.

Dignità che a causa della cattiva sorte i due ‘bravi’ vanno calpestando a piè sospinto con arroganza e blasfemia sociale. Non c’è che dire, la caduta di stile della politica è oramai inarrestabile e i danni procurati altrettanto irreparabili, tuttavia nessuno sembra accorgersi che il ‘teatrino dei pupazzetti’ ci ci sta portando tutti alla rovina.

Per quanto mi ricordi, a sgominare le schiere dei ‘buoni e dei cattivi’ prima o poi giungeva il momento l’atteso della resa dei conti (che oggi stenta ad arrivare), in cui uno di essi sopraffaceva l’altro, ma per il gusto sadico del gioco talvolta il cattivo dominava sul buono, come del resto accade in questo parlamento di cialtroni.

Allora, se non rispondevo alla chiamata: “è pronto in tavola!”, era la scopa di mia madre a far piazza pulita, per quanto riuscivo comunque a portarne a tavola con me uno per ogni schieramento, i quali, senza accorgermene mangiavano entrambi a quattro palmenti … eh se mangiavano! Proprio come accade oggi in parlamento.

Dove, di fatto, tolgono finanche il pane (leggi l’uso della parola che non ha) di bocca al povero ‘signor nessuno’, il quale sembra non avere alcuna dignità da difendere. Ma come si sa le ‘bugie’ hanno le gambe corte e il ‘signor nessuno’ sembra averne dette tante da non riuscire a camminare (leggi a parlare) da solo.

Mi chiedo se questi ‘bravi’ incompetenti ma soprattutto incapaci, hanno una morale cui appellarsi, se in primis la loro ‘dignità’ è in ogni caso mal riposta? Ovviamente la risposta a una domanda siffatta è dubbia, come del resto è la morale degli ignoranti (i più) che li hanno votati, e che pur di intascare un timido ‘reddito di cittadinanza’ sono pronti a dare via il culo (ops!).

Non resta che aspettare fino al prossimo inesorabile bla, bla bla.


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